
I graffiti, la breakdance e soprattutto il rap hanno intrattenuto i pellegrini, che, dopo aver salutato il papa, si trovavano nel parco di Blonia e che, nonostante la pioggia, non hanno perso l'occasione per divertirsi.
Tau, El Nino e Arkadio sono le tre bande che hanno suonato giovedì sera sul palco, davanti ai pellegrini riuniti nel parco di Blona.
- Il rap è importante per i giovani ed è ascoltato sempre da più persone. Io in particolare sto aspettando Tau, perchè le sue canzoni hanno dei bei testi e soprattutto molto ritmo - dice Thomas Raducha dalla Francia.
- La cosa più importante è il messaggio, perché i giovani lo assorbono. Lui parla di Dio, e se qualcuno dice la verità su Dio, non si può volere di più - dice Radosław Milczarek.
Tau è il rapper convertito che usa la sua musica per predicare la Buona Novella. Tra i suoi fan, oltre ai giovani ci sono anche adulti e sacerdoti.
- Prima di tutto, quest'uomo non è un insegnante, lui è un testimone della Divina Misericordia e la sua musica è così accattivante, perché è vera - dice padre Thomas Wołoszański.
Durante i concerti, tra il pubblico si formavano cerchi in cui alcuni ballavano breakdance. Tra di loro c'era un giovane dalla Francia, Lionel Makaya, che ha detto “Anche la breakdance può essere collegata a Dio. Io ballo per lodare Dio, per questo è neccesaria la fede, che viene rafforzata attraverso la Bibbia”
Ha ballato anche Kuba Wisniewski, un bambino di 6 anni, che è venuto al parco di Blonia con la sua famiglia. “A casa io non ballo”, ha detto “I passi li ho inventati”.
Peter Klejnowski
Fig. Paulina Krzyżak