
Papa Francesco, nel discorso della veglia al campus Misericordiae ha voluto spronare i giovani a non sprecare il tempo che hanno a disposizione. "Lasciate un impronta nella storia!”, ha raccomandato ai giovani. Più che un discorso, un mandato che responsabilizza e sprona a prendere in mano le redini della propria vita per essere felici.
„Questo è il segreto, cari amici, che tutti siamo chiamati a sperimentare – ha incoraggiato il Papa - Dio si aspetta qualcosa da te, Dio vuole qualcosa da te, Dio aspetta te. Dio viene a rompere le nostre chiusure, viene ad aprire le porte delle nostre vite, delle nostre visioni, dei nostri sguardi ! "
Francesco ha messo in guardia i giovani dai pericoli che possono rovinare la vita. Non c'è solo la droga, ha detto Francecso, „nella vita c'é una paralisi difficile da identificare e che ci costa molto riconoscerla : pensare che per essere felici serva un divano. Il divano è la paralisi silenziosa che può rovinare di più la gioventù”. In questo modo „cit roviamo imbambolati e intontiti”e „altri, più svegli, ma non più buoni, decidono il futuro per noi ". Ma „voi - ha chiesto con forza Francesco -volete lottare per il vostro futuro?”. „Non siamo venuti al mondo per vegetare, ma per lasciare un' impronta „.
La libertà è il valore che Francesco ha citato di più. „C'è tanta gente che non vi vuole bene e non vi vuole liberi” ha assicurato ai ragazzi, „e noi dobbiamo difendere la vostra libertà!”
L'unica via sicura, giusta e coraggiosa, per evitare la paralisi che troppo spesso attanaglia i giovani è seguire Gesù, indossando delle scarpe, dice Francesco, „che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti” . E' questa la sfida.
Camminare insieme agli altri, in qualsiasi ambito, portando la Buona Notizia e facendo della propria vita un dono, per essere felici, dare il meglio di sè e rendere il mondo migliore. E ci possiamo riuscire, ha assicurato il Papa, creando un ponte di fratellanza, chiedendo a tutti di esigere di percorrere le strade della fraternità, ascoltando la chiamata di Dio, perchè quando Lui chiama, non pensa a ciò che siamo o abbiamo fatto, ma guarda tutto ciò che potremmo fare, tutto l'amore che siamo capaci di donare.
„Oggi Gesù ti invita, ti chiama a lasciare la tua impronta nella vita,un’impronta che segni la storia, che segni la tua storia e la storia di tanti”.
Maria Antonietta Manna